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Chiamami ancora come allora

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Perché sei qui, efi?
Perché sei giunta in questo eremo
sollevando il velo sul mio simulacro di serenità?
Hai disimparato a parlare,
ma forse non a ricordare?
Perché non si può dimenticare
ciò che è inciso sulla pelle dell'anima,
è un marchio indelebile
che brilla di luce propria.
Una luce che abbaglia il cuore
istante dopo istante,
una luce che illumina i ricordi,
ciò che è stato, ciò che si è vissuto
e soprattutto ciò che si è perso.

Quella luce, quei ricordi
che fanno vibrare le corde dell'anima,
conducono sempre dove risuona
l'eco di ciò che si aveva e non si ha più.
È qui che ti hanno condotta?
Dove vi è il dono che abbiamo perduto?

Ci sono doni che non si possono ricevere

se non si è in grado di ricambiare
con qualcosa di altrettanto prezioso,
altrimenti un tale dono scivola tra le dita come un pugno di sabbia
e rimane solo il rimpianto,
un sentimento di perdita e di torto subito.

Per questo avevo sentito il peso dell'eternità nei tuoi silenzi,
i tuoi capelli che amavo accarezzare,
come l'ala nera del corvo,
una tempesta notturna che flagellava le mie notti.

Avevo ricevuto quel dono e lo avevo ricambiato
con ciò che avevo di più prezioso,
me stesso e il mio infinito amore.
Tu lo avevi ricevuto quel dono
e lo avevi ricambiato con ciò che avevi di più prezioso,
te stessa e il tuo dolcissimo amore.
Ma poi mi hai lasciato su questa terra
senza più quel dono,
adesso so perché

e anche come riempire quel baratro che ci separa.

Ti ho amata,
ti amo ancora anche se lo nego a me stesso,
la mia anima è ancora imbevuta di amore e perdita.
Ed è questo amore che ha trasformato
quella nera ala in un'ala bianca.
Era così dolce la tua voce,
la musica più bella che abbia mai ascoltato
e che vorrei ascoltare ancora.

 

E allora chiamami,
chiamami ancora col mio nome come allora
e dentro e intorno a noi tutto sorriderà.

E poi, quando ci spoglieremo dei giorni che ci restano,

ci rivedremo all'indomani della vita.

 Angelo Naclerio - 17/03/2024 18:29:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Quando l’amore eco che risuona e richiama vive nel profondo del cuore si schiudono versi-chiamo di dolcissima forza..
Ciao Vincenzo, un abbraccio

 Rosetta Sacchi - 17/03/2024 17:03:00 [ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]

Struggente la memoria di un sentimento che non ha confini e che torna in nuove percezioni e chiede tempo nuovo ed una luce che abbagli il cuore. “ e poi, quando ci spoglieremo dei giorni che ci restano/ci rivedremo all’indomani della vita”. Ti auguro una buona serata, Vincenzo.

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